venerdì 12 aprile 2013

Consigli di viaggio in alta quota


Consigli di viaggio in alta quota 

Ipossia - Una condizione da non sottovalutare
L'ipossia è una condizione dovuta ad una carenza di ossigeno che può riguardare tutto il corpo, ed in questo caso si parla di ipossia generalizzata, oppure una zona specifica (ipossia tissutale). 

Questa condizione si manifesta con sintomi variabili che vanno dal pallore di cute e mucose, a un più grave stato confusionale. Nella maggior parte dei casi però, il soggetto colpito da ipossia non realizza appieno lo stato in cui si trova e tende a sottovalutare la riduzione delle proprie capacità percettive. 

In stato di ipossia infatti, il soggetto non è in grado di riconoscerne i sintomi poiché percepisce l'aria con minore ossigeno nello stesso modo in cui percepirebbe quella con ossigeno. La mancata realizzazione dei sintomi dell'ipossia è un aspetto di estrema rilevanza in quanto, se trascurata, tale condizione patologica può divenire anche fatale. 

Prevenire l'ipossia conoscendone cause e sintomi 
Le cause dell'ipossia sono molteplici, alcune di esse come vecchiaia, malattie gravi o stati infiammatori non si possono prevenire, mentre altre, tra cui il tabagismo, l'aumento di peso, l'alimentazione, lo stress e il mal di montagna sono facilmente prevenibili con una maggiore attenzione verso il proprio stile di vita. 
I sintomi che devono indurre al sospetto di uno stato di ipossia, invece, comprendono: percezione distorta dei colori, restrizione del campo visivo, disturbi a livello uditivo e cianosi. 

Ipossia come conseguenza del mal di montagna 
Una delle cause più frequenti di ipossia è dato dal mal di altitudine, patologia curabile, e meglio noto come mal di montagna. Non a caso questa condizione è costituzionalmente diffusa tra le popolazioni che vivono in alta montagna, in persone che passano lunghi periodi in luoghi poveri di ossigeno, negli alpinisti e negli escursionisti. 
Il legame tra mal di montagna e ipossia è determinato dal fatto che in alta quota si ha una scarsa disponibilità di ossigeno, specie se si superano i 3500 metri e le statistiche dimostrano che più della metà dei soggetti che superano i 5000 metri, sono interessati da questa condizione. 
L'ipossia che si manifesta in conseguenza del mal di montagna si sviluppa gradualmente con sintomi iniziali che includono mal di testa, affaticamento, mancanza di respiro, senso inspiegato di euforia, nausea e vomito. Pertanto, chi progetta un viaggio in alta quota dovrebbe tenere a mente tali sintomi e prevenirli attraverso una salita graduale, fatta di pause che permettano al corpo di abituarsi alla diminuzione di ossigeno.


1 commento:

  1. articolo molto interessante almeno per me, non sono un esperto della montagna e visto che partirò a breve per un viaggio a quote abbastanza elevate ora ne so un po di piu...approfondirò ulteriormente la ricerca, grazie

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